Tutto quello che avresti voluto sapere sul vitigno Pignoletto ma non osavi chiedere

Il Pignoletto è il re indiscusso dei Colli Bolognesi, e si presenta in molteplici varianti che ne esaltano la versatilità: frizzante, pét-nat, metodo classico, fermo, appassito, e perfino come Vin Santo in alcune cantine del Montepulciano.

Il vitigno Pignoletto ha numerosi sinonimi che ne riflettono la storia e le sfumature:

  • Grechetto Gentile
  • Alionzina
  • Occhietto
  • Pallagrello
  • Strozzavolpe
  • Pulcinculo

Il nome Pulcinculo richiama i grattacapi che questo vitigno generoso può causare ai viticoltori, che devono prestare particolare attenzione nel curarlo per evitare che le sue note amaricanti prevarichino sulla freschezza.

Pare che il nome Pignoletto derivi dalla somiglianza del grappolo a una pigna: “Pinum Laetum”, come lo chiamava Plinio il Vecchio.

Il vitigno Pignoletto e i Colli Bolognesi

Sui Colli Bolognesi, il Pignoletto ha trovato il suo habitat naturale. Questa zona si estende da Bologna fino all’Appennino ed è caratterizzata da un paesaggio collinare unico. Non a caso, il Pignoletto Colli Bolognesi rappresenta oggi l’unica DOCG emiliana.

Il terreno di queste colline varia da argilloso e ferroso nelle aree più basse, a combinazioni di argille, marne, gessi e calcare man mano che si sale di quota. Questa diversità si riflette anche nel gusto del vino, rendendolo uno dei vitigni più versatili della zona.

Origini antiche e tradizioni del Pignoletto

Le origini del Pignoletto risalgono probabilmente agli Etruschi, e si dice che il vitigno provenga dalla Grecia. Si trovava anche in coltivazioni “maritate”, dove le viti venivano sostenute da aceri e olmi, una pratica diffusa fino a quando Bologna era la capitale europea della canapa.

Nel Medioevo, la produzione vinicola nel bolognese era fiorente, tanto che nacque la via dei Brentatori, dove il vino veniva trasportato in “brente” e valutato per la sua qualità. La tradizione vinicola si è mantenuta viva fino agli anni ’60, quando molti bolognesi si dedicavano ancora all’imbottigliamento domestico.

Caratteristiche del vitigno Pignoletto

Il Pignoletto ama le colline e i terreni meno fertili, dove riesce a esprimere al meglio le sue qualità. In particolare, sui Colli Bolognesi, il Pignoletto si presenta spesso nella versione spumante o frizzante, perfetta per accompagnare la ricca cucina emiliana.

Nella zona delle coste romagnole, invece, il Pignoletto è conosciuto come Rebola e si trova nella versione ferma o secca.

Resistente alle malattie, il Pignoletto si adatta bene alle pratiche biologiche, ma richiede molta cura per mantenere l’equilibrio tra la freschezza e la potenziale amaricanza della sua buccia. È essenziale una gestione esperta dell’acidità e del grado alcolico.

La tradizione a Terre Rosse Vallania

Qui in cantina a Terre Rosse Vallania, onoriamo la tradizione legata a questo vitigno meraviglioso, preservando la sua storicità e lavorando ogni giorno per migliorarne la qualità. Ogni bottiglia che produciamo rappresenta il frutto di un lavoro artigianale, dove la qualità ha la precedenza sulla quantità.

Nel nostro shop, puoi trovare il vino Pignoletto nelle seguenti versioni:

Per saperne di più sul vitigno Pignoletto: